Come migliorare la memoria: metodi per allenare la mente

È possibile allenare la mente? E, soprattutto, a cosa serve di preciso e quali benefici comporta? La risposta alla prima domanda è certamente sì. Per la seconda, di conseguenza, si aprono una serie di scenari interessanti che la scienza, nel corso del tempo, ha definito in maniera sempre più chiara. Sono infatti innumerevoli i miglioramenti che si possono ottenere, soprattutto sulla memoria, mettendo in pratica una serie di tecniche e buone abitudini da ripetere con frequenza e costanza. Pur non essendo un muscolo, nel senso anatomico e fisiologico del termine, il cervello è infatti un organo che può essere continuamente stimolato, per ottimizzare e sviluppare le sue funzioni. Cerchiamo dunque di elencare in questo articolo alcuni metodi efficaci per migliorare la memoria e tenere allenato il sistema nervoso.

Leggere, scrivere e ascoltare la musica

Per stimolare la mente e aiutarla a rendere sempre al massimo del suo potenziale, bisogna innanzitutto liberarla dal “disordine”. Come un computer, infatti, il cervello è una macchina che performa in maniera ottimale soltanto se viene ripetutamente curato e pulito. Eliminare i file spazzatura dal cestino – per usare il gergo informatico – è dunque il primo passo per migliorare il rendimento della memoria. Tra le abitudini che aiutano a diradare il disordine mentale ci sono indubbiamente la lettura e l’ascolto della musica, utili per alleviare lo stress e portare buon umore. Aiutano inoltre a mantenere alta la concentrazione, migliorando la produttività e sviluppando la capacità di attenzione. Anche scrivere è un esercizio estremamente efficace per tirare fuori i pensieri limitanti e angoscianti e perfezionare la creatività.

Migliorare la memoria giocando

In pochi lo sanno, ma dal 1991 esiste un campionato mondiale di memoria (World Memory Championships), che vede scontrarsi partecipanti da tutto il mondo su diverse discipline che contribuiscono ad accumulare punteggio. Ciò che questi eventi dimostrano e il messaggio che vogliono diffondere è che la memoria non è prerogativa dei geni, non si nasce con una predisposizione particolare, semplicemente – come per tutte le altre discipline, sportive e non – ci si allena, duramente e con frequenza, per raggiungere un risultato. I giochi che compongono le discipline del campionato, infatti, possono essere svolti da tutti e rappresentano alcuni degli esercizi più efficaci per allenare la mente. Imparare in cinque minuti una lunga sequenza di numeri, ad esempio; associare una serie di nomi alle facce; ripetere date di eventi storici o una lista casuale di parole. Ma anche risolvere un cubo di Rubik o digitare una successione di numeri binari.

Mangiare bene, dormire e camminare

Le buone abitudini rappresentano un altro grande alleato del cervello. Un ruolo centrale per migliorare la memoria lo ricopre anche l’alimentazione: il cibo che mangiamo, infatti, influenza le nostre performance mentali; per questo motivo è fondamentale mangiare bene per concentrarsi e ricordare meglio. Il sonno, poi, occupa forse la percentuale più alta tra le abitudini sane che contribuiscono a migliorare le prestazioni del cervello: dormire dalle sette alle nove ore a notte è infatti necessario per rigenerarsi dall’affaticamento mentale quotidiano e non sentirsi costantemente stanchi e sopraffatti. Oltre al cibo e al riposo, la terza pratica da seguire è legata al movimento fisico; è ormai ampiamente dimostrato, infatti, che fare esercizi aiuti certamente il corpo ma anche la mente. Non serve correre le maratone o distruggersi con la palestra, basta semplicemente camminare: venti o trenta minuti al giorno, magari in un ambiente stimolante come la natura, agevolano il fluire delle idee e rafforzano la memoria.

L’importanza di fermarsi e meditare

E se finora abbiamo parlato più che altro di esercizi e cose da fare, non bisogna sottovalutare neppure l’importanza di mettere in pausa il cervello. La mente ha infatti bisogno di tempi morti per rigenerarsi: smettere di pensare e non essere sempre focalizzati aiutano a sviluppare l’apprendimento e rafforzare la memoria. La pratica della meditazione offre un sostegno notevole in questo senso: sedersi, respirare e tacitare il dibattito interno sono aspetti fondamentali per allenare la presenza e la concentrazione, aumentare la consapevolezza e alleviare lo stress, che rappresenta invece un enorme limite per le prestazioni mentali.

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