Audiolibri, App ed eBook a scuola, ultime frontiere dell’apprendimento
La scuola e in genere il mondo della formazione si evolvono e la tecnologia senza dubbio accelera questo processo, gli ebook consentono con un tablet o una semplice app sul proprio smartphone, di accedere da un piccolo dispositivo a intere biblioteche, ci sono applicazioni che possono mettere in comunicazione studenti e docenti, favorire scambi d’idee, condivisione di risorse, fare esercizi e molto altro.
Agli audiolibri, i video e gli altri apparati multimediali consentono un’immersione e un coinvolgimento notevoli con i contenuti proposti e questo, stando anche ai risultati di recenti studi, aiuta l’apprendimento in modo rilevante.
La tecnologia, se ben utilizzata, può contribuire moltissimo a rendere la scuola più coinvolgente e dinamica e di conseguenza maggiormente efficace, stesso dicasi per la formazione continua, come quella sui luoghi di lavoro.
Gli audiolibri in MP3 o in streaming, così come i podcast, video lezioni e altri materiali consentono di apprendere o ripassare in autonomia e in particolare gli audio book consentono anche di farlo mentre si svolgono altre attività come ad esempio si passeggia o si mette in ordine la propria stanza, mentre si viaggia in autobus o si attende il proprio turno in fila alle poste. Grazie a dispositivi portatili di cui siamo tutti dotati, possiamo avere accesso in ogni momento a risorse formative preziose e questo come ovvio può rappresentare per gli studenti, a qualsiasi livello, un bel vantaggio.
Ci sono poi recenti studi che dimostrano come affiancare l’esperienza di lettura tradizionale a quella di ascolto, fatta passando per la voce di un lettore preparato, possa facilitare la memorizzazione di concetti, anche complessi e possa aiutare non poco nell’imparare e migliorare la pronuncia di nomi e termini stranieri.
Come la scuola può trarre vantaggio dalla tecnologia
Spesso quando si parla di tecnologia e del rapporto dei più giovani con la stessa c’è una pericolosa tendenza a demonizzarla. L’uso del cellulare in classe va senza dubbio limitato e in alcuni casi vietato, ma app educative, ebook, adiobook e materiali multimediali non possono certo essere lasciai fuori dai processi educativi. Bisogna fare inevitabilmente i conti con i tempi che cambiano e anche con desideri aspettative e abitudini dei ragazzi, che spesso poi sono comuni anche ai più grandi.
La scuola può e deve potenziare l’uso che fa delle tecnologie digitali per la formazione, tra queste anche la realtà virtuale e aumentata, diventando una guida per gli studenti, anche nello sviluppo di una maggiore e migliore consapevolezza, in merito all’uso degli strumenti di comunicazione, che spesso vengono usati male e poco compresi.
Nonostante i giovani, come spesso si dice, siano nati con uno smartphone in mano, questo non significa affatto che questo strumento sia pienamente sotto il loro controllo e che possano, sappiano e in alcuni casi vogliano, avere un reale controllo sui contenuti che veicola. Dovrebbe essere compito delle famiglie, ma senza dubbio anche della scuola e dei formatori in genere, aiutare i ragazzi, specie quelli più giovami, ma anche lavoratori e studenti adulti, a comprendere meglio rischi e opportunità degli strumenti informatici e dei contenuti destinati o meno che siano alla formazione.
Non esiste purtroppo una grande consapevolezza sul tema, c’è molto lavoro da fare. Ci sono straordinarie risorse a disposizione della formazione, a vari livelli, ma vanno conosciute e sfruttate meglio, senza assolutamente temerle o evitarle, non si può tornare indietro, ma bisogna guardare avanti con la giusta dose di preparazione e consapevolezza, solo così si potrà ottenere sempre il massimo da questi preziosi strumenti e da altri che faranno presto la loro comparsa, complice la crescita rapida delle applicazioni di intelligenza artificiale, che di certo impatteranno sempre più anche sul mondo della formazione.