Quanto vale davvero un master? Cosa dicono le statistiche
In un contesto occupazionale sempre più competitivo e in continua evoluzione un percorso post-laurea rappresenta sempre di più un passo cruciale per specializzarsi, aumentare le competenze e migliorare la propria posizione sul mercato. Vediamo cosa dicono le statistiche per capire quanto vale davvero un master e che impatto ha sulla carriera.
Flessibilità e accessibilità dell’offerta formativa
L’offerta di master universitari si è evoluta negli anni in modo significativo, per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più eterogeneo, composto da neolaureati e professionisti in cerca di aggiornamento. Per tale motivo le proposte formative si sono molto ampliate e si può frequentare un corso post-laurea in molteplici settori. In questo contesto, la formazione a distanza gioca un ruolo fondamentale e anch’essa si è adattata al cambiamento e alle nuove richieste con una più estesa offerta formativa, resa più accessibile dalla possibilità di poter seguire le lezioni ovunque e in ogni momento della giornata. Oggi è infatti possibile iscriversi a un master universitario online di livello 2, come quelli erogati da Unicusano, attraverso percorsi totalmente da remoto, pensati per rispondere alla ricerca di flessibilità oraria senza per questo compromettere la qualità didattica.
Inserimento rapido nel mondo del lavoro
Uno dei principali benefici legati al conseguimento di un master è la rapidità con cui i diplomati riescono a entrare nel mondo del lavoro. Secondo il rapporto 2024 di AlmaLaurea, a 12 mesi dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione dei diplomati di master raggiunge il 78,4%. Questo valore si suddivide in 77,1% per i diplomati di master di 1° livello e 79,7% per quelli di 2° livello. Il master è dunque un acceleratore di carriera.
Maggiore stabilità contrattuale
Il tipo di contratto ottenuto dopo un master è un ulteriore indicatore del suo valore. Sempre secondo il report AlmaLaurea 2024, oltre il 52% degli occupati con un master ha un contratto a tempo indeterminato a un anno dal titolo. Questa percentuale sale ulteriormente per i diplomati di master di 2° livello. Il master, quindi consente anche di ottenere posizioni più solide e durature, favorendo maggiore serenità e pianificazione a lungo termine.
Retribuzioni più elevate
Un ulteriore elemento di valutazione è quello retributivo. Il compenso economico medio di un diplomato di master è di 1.680 euro netti al mese, contro i 1.408 euro dei laureati triennali e i 1.603 euro dei laureati magistrali biennali. In alcuni ambiti, come l’ingegneria gestionale, il marketing, le tecnologie informatiche e la sanità , il titolo di master rappresenta una leva concreta per accedere a posizioni di responsabilità meglio retribuite. L’investimento iniziale richiesto da un master viene quindi ampiamente compensato nel medio-lungo periodo, sia in termini economici che di prospettive di carriera.
Efficacia percepita del titolo
Non sono solo le statistiche occupazionali a confermare il valore di un master: anche la percezione soggettiva dei diplomati lo conferma. Il 79,4% degli occupati con un master dichiara che il titolo è stato molto utile o utile per il lavoro attuale, mentre il 72,7% afferma di utilizzare quotidianamente le competenze apprese. Ciò significa che i contenuti didattici, le attività laboratoriali e le esperienze pratiche offerte dai master sono realmente spendibili.
Settori con maggiore impatto occupazionale
Alcuni ambiti professionali beneficiano più di altri dell’apporto formativo di un master. I settori STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) sono tra quelli in cui il master produce il maggiore impatto, con un tasso di occupazione superiore all’85% già a un anno dal titolo. Le materie STEM sono cruciali per il futuro e l’innovazione perché rientrano tra gli obiettivi di qualità dell’Agenda 2030, il progetto europeo sull’innovazione a la crescita degli stati. Anche nel settore sanitario, in particolare nelle professioni infermieristiche avanzate e nella sanità pubblica, il master consente l’accesso a ruoli specialistici con maggiore autonomia e responsabilità .